"Eppur si muove..." qualcosa a Trieste.
La celebre frase di Galileo ben si addice all' accordo tra la Sissa e il Suzhou Industrial
Park riguardante le bionanotecnologie.
Il sistema scientifico triestino sia sta integrando con la "Nuova Via della Seta" così come il recente accordo tra Area di Ricerca e Porto finalizzato all' utilizzo dei Punti Franchi per insediamenti industriali ad alta tecnologia.
Sono iniziative estremamente positive che segnalano come stiano gradualmente integrandosi le eccellenze scientifiche ed il tessuto produttivo cittadino.
Ecco il testo dell' articolo odierno sul Piccolo:
Accordo Sissa-Cina
per l’alta formazione
in bionanotecnologie
In piena volata per Trieste eurocapitale della Scienza 2020
firmato il protocollo che porterà in città ricercatori asiatic
Ci sono grandi opportunità anche per le start
up e gli spin off
di Area Science
Park:
l’esportazione
delle loro idee in Oriente
di Benedetta Moro
Da Suzhou, patrimonio Unesco,
a Trieste. Per arrivare alla
Sissa e occuparsi di bionanotecnologie.
Fortunati gli studenti
cinesi del Suzhou industrial
Park, che potranno beneficiare
dei finanziamenti della
loro struttura e di quelli dell’Institute
of System Medicine, per
venire a frequentare un dottorato
proprio nel capoluogo giuliano.
L’accordo italo-cinese è
stato firmato ieri alla Sissa e arriva
proprio a pochi giorni dal
termine per la consegna del
dossier per la candidatura di
Trieste a Capitale della Scienza
2020, a dimostrazione del fatto
che quest’area del Nord Est riesce
ad attirare un pubblico di
alto livello proprio per l’importanza
del suo Sistema. Che non
a caso, grazie all’intermediazione
offerta dal professore di
neurobiologia Vincent Torre
della Sissa, è al centro di importanti
contatti stabiliti in particolare
con alcune realtà di
Area Science Park, che nell’evento
di ieri hanno presentato
le loro attività alla delegazione
asiatica.
L’“High level talents training
program”, così si chiama il percorso
di dottorato congiunto
che permetterà a giovani scienziati
provenienti dal Paese asiatico
di studiare e fare ricerca alla
Sissa, darà la possibilità ai ricercatori
di ottenere un PhD.
Gli studenti selezionati potranno
anche passare «dei periodi
di formazione all’istituto asiatico,
in un fruttuoso scambio di
competenze e utilizzando attrezzature
di laboratorio molto
avanzate – ha sottolineato il direttore
della Sissa Stefano Ruffo
–. È un accordo che sigla solo
il primo passo di un patto di
collaborazione già istituito tra
la nostra Scuola e le istituzioni
di quella che ormai è una vera
superpotenza. Si tratta di un
evento della massima rilevanza,
perché è davvero raro che
delle realtà scientifiche cinesi
finanzino dei percorsi di formazione
per i loro studenti da
svolgere all’estero. Questo, evidentemente,
rimarca l’unicità
e il valore della nostra Scuola».
La delegazione cinese ieri ha
avuto l’occasione di conoscere
le grandi potenzialità del Sistema
Trieste. «Grazie ai contatti
acquisiti in anni di collaborazione,
abbiamo creato un ponte
tra le imprese del territorio
che lavorano nel settore high-tech
e innovazione e il parco
scientifico cinese – spiega
Torre –. Per le start-up e gli
spin off ci sono importantissime
potenzialità per esportare
le loro idee nel Paese asiatico».
Un percorso che è stato portato
avanti «con il prezioso aiuto
del Consolato italiano a Shanghai
e in particolare del professor
Roberto Pagani, addetto
scientifico e tecnologico del
Consolato» ha aggiunto Torre.
Alla presenza di Stephen Taylor,
direttore del Servizio innovazione
e sistemi complessi di
Area Science Park, nel corso
dell’incontro hanno presentato
le loro attività sei realtà insediate
nel campus di Padriciano.
Sono: Ulisse BioMed, startup
attiva nel settore della diagnostica,
Caen Els, azienda impegnata
nello sviluppo di sistemi
elettronici per la ricerca in
fisica, A.p.e. Research, che sviluppa
strumenti avanzati nella
nanotecnologia, ThunderNIL
che lavora nel campo della nanostrutturazione
delle superfici,
Elettra Sincrotrone Trieste,
laboratorio di ricerca internazionale
specializzato nella generazione
di luce di sincrotrone,
e lo Iom-Cnr, operativo nel
campo dei materiali e della fisica
allo stato solido.
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