TRIESTE LA CAPITALE DELLA PACE CHE GIÀ DAL
5 MARZO AVANZAVAMO, SEMBRANDO VELLEITARI.
Consenso di Mattarella e plauso dell’ ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi.Di fronte a un rischio così grande bisogna unire tutti "gli uomini di buona volontà" di qualsiasi fede politica o religiosa e di tutti i paesi e nazionalità.
Infatti mai fu cosi urgente dalla fine della Seconda Guerra Mondiale promuovere momenti di dialogo e trattativa per risolvere una crisi che può avere esiti devastanti per il mondo intero.
Trieste, dove la Storia è passata concretamente con la sua scia di sangue, ha visto da vicino a cosa porta un’ escalation di toni e di azioni: la devastante guerra nella ex Jugoslavia e le sue atrocità che nessuno si aspettava fino a poche settimane prima.
Quella era una guerra regionale mentre la guerra in Ucraina è stata definita una “proxy war” ovvero una “guerra per procura” in cui due Potenze mondiali (Russia e USA-Nato) si affrontano sul terreno ucraino con potenziali esiti catastrofici per la pace e l’ economia mondiali.
Sarebbe un grande onore per la nostra città essere ricordata come un punto di riferimento per gli sforzi di por fine a questa nuova “inutile strage”.
Di “TRIESTE CITTA’ DI PACE” si è parlato per la prima volta su queste pagine il 5 marzo scorso, appena iniziati icombattimenti con un articolo che, tra l’ altro, anticipava l’ andamento del conflitto identificando l’ obiettivo militare principale della Russia nella conquista della fascia costiera del Mar Nero e dei suoi porti (clicca QUI).
Mentre tutta la stampa si concentrava per settimane su Kiev.
Gli eventi e la tragica sorte di Mariupol lo stanno dimostrando.
E’ l’ osservatorio di Trieste, Porto Franco Internazionale, che ci consente di cogliere aspetti che sfuggono ad un’ ottica “terrestre” poco consapevole dell’ importanza strategica dei mari, della storia e della mentalità dei popoli.
Ed è il Porto Franco Internazionale di Trieste, aperto a tutta la comunità internazionale per definizione e strumento di dialogo, che può offrire a Trieste l’ opportunità di svolgere un ruolo attivo per la pace.
Adesso, incoraggiati, avanziamo un’ altra proposta “velleitaria”: INVITIAMO A TRIESTE PAPA FRANCESCO AD ASSISTERE AL NUOVO “CONCERTO DEI PRESIDENTI” PER LA PACE.
Papa Francesco è stato protagonista di un altro grande gesto: far partecipare insieme alla Via Crucis una donna Ucraina e una donna Russa.