DIBATTITO SU QUESTIONI INTERNAZIONALI PER UNA CITTA' INTERNAZIONALE

venerdì 23 giugno 2017

Ambizioni e realtà del piano Ue per un esercito congiunto - Mappa dell' Europa oggi - articolo da Limesonline


UE ALLE ARMI
di Lorenzo Di Muro
Il Consiglio Europeo ha approvato la realizzazione della Cooperazione strutturata in materia di Difesa (Pesco), un accordo definito “storico” dal presidente Donald Tusk. Bruxelles ha quindi auspicato la rapida implementazione del Fondo per la Difesa, lanciato dalla Commissione il 7 giugno, e la creazione di un programma industriale difensivo comune.
Fattori contingenti, più che una vera strategia di lungo periodo, sembrano favorire l’integrazione dei paesi membri dell’Ue nei settori della difesa e della sicurezza. Prima le incomprensioni Nato-Usa e i dissidi Trump-Merkel, che nascondono la diffidenza strategica tra Washington e Berlino. Poi l’insediamento dell’europeista Macron all’Eliseo, che prelude al possibile rafforzamento dell’asse franco-tedesco, corollario del Brexit e delle affermazioni della cancelliera tedesca sulla necessità degli europei di “riprendere in mano il proprio destino”.
Il piano è ancora del tutto potenziale. Non c’è accordo su chi vi debba partecipare (la Germania preme per inserire più membri possibile, la Francia preferirebbe un nucleo più compatto) né su cosa esso preveda (Berlino lo vede come modo per sviluppare capacità, altri paesi gradirebbero già immaginare impieghi operativi).
Se Bruxelles sta dunque ponendo le basi per una reale cooperazione militare che spinga l’unione fuori dal letargo strategico-militare, gli Stati Uniti e la Nato rimangono fondamentali per la difesa dei paesi membri. Come si legge nel comunicato del Consiglio, che ha anche stretto per l’implementazione del sistema (Etias) del controllo delle frontiere, la relazione transatlantica e il rapporto con la Nato continueranno a rivestire un “ruolo chiave per la sicurezza europea”. Non a caso l’Ue, mentre Washington sta per fare altrettanto, ha appena rinnovato le sanzioni contro Mosca e ha approvato un pacchetto normativo contro i ciberattacchi, di cui il neopresidente francese e lo Stato profondo Usa accusano hacker russi.

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