DIBATTITO SU QUESTIONI INTERNAZIONALI PER UNA CITTA' INTERNAZIONALE

mercoledì 29 novembre 2017

LA CINA PUNTA ALLA MITTELEUROPA - IL VERTICE DI BUDAPEST - ANNUNCIATO INVESTIMENTO DI 660 MILIONI PER L' AEREOPORTO SLOVENO DI MARIBOR - Un articolo di Limes on Line -



LI KEQIANG IN UNGHERIA PER L’EUROPA DI MEZZO
di Giorgio Cuscito

Due obiettivi stanno guidando la partecipazione del primo ministro Li Keqiang al sesto summit tra Cina e 16 paesi dell’Europa centrale e dell’Est (Ceec, di cui 5 non membri Ue) in Ungheria. Il primo è promuovere il commercio e i progetti infrastrutturali della Belt and Road Initiative (Bri, o nuove vie della seta) nell’Europa di mezzo, storico terreno di scontro di grandi potenze, quali Germania, Russia, Usa e Turchia. Lo sforzo è confermato dall’annunciata istituzione di un’associazione interbancaria Cina-Ceec e di un fondo di cooperazione agli investimenti.
Il secondo obiettivo di Li è rassicurare Bruxelles sul fatto che Pechino non vuole rafforzare bilateralmente i rapporti con i paesi partecipanti per creare dissidi interni all’Unione Europea e danneggiarne la coesione. L’Ue, principale partner commerciale della Cina e chiave di volta per l’assegnazione al Dragone dello status di economia di mercato, si sta già attrezzando per tutelare maggiormente i propri asset strategici dagli investimenti stranieri e adottare nuove misure anti-dumping per le importazioni da paesi terzi.
L’interesse cinese per i paesi dell’Europa di mezzo è antecedente il lancio delle nuove vie della seta nel 2013 e dipende sia dalla loro posizione strategica tra Europa occidentale, Russia e Medio Oriente, sia per la convenienza dei costi delle acquisizioni e del capitale umano. Ungheria, Serbia e Macedonia sono le tappe della rotta ferroviaria progettata dalla Cina per trasportare verso l’Europa occidentale le merci che approdano al porto del Pireo, anche se sulla cessione dell’appalto da parte di Budapest pende un’indagine dell’Ue.
Gli effetti della partnership tra Cina ed Europa di mezzo non sono ancora marcati. Gli investimenti cinesi nell’area rappresentano solo il 2,7% di quelli realizzati dal Dragone a livello mondiale e gli scambi commerciali (58,7 miliardi di dollari nel 2016) con i paesi Ceec sono di gran lunga inferiori rispetto a quellicon l’intera Ue (514 miliardi di dollari).
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Intanto, come conseguenza del vertice di Budapest viene annunciato un investimento cinese di ben 660 milioni per l' aereoporto di Budapest (clicca QUI). Si tratta di un investimento molto grande se si pensa che il nuovo terminal della Piattaforma Logistica del Porto di Trieste, di cui si parla da decenni, costa 132 milioni.

Ecco l' articolo del Piccolo:

La Cina sbarca a Maribor e rinnova l’aeroporto

Slovenia nella Via della Seta: Pechino investe 660 milioni di euro per realizzare un hub logistico. Dal 2019 pronti 12 voli settimanali per l’Estremo Oriente
LUBIANA. La Slovenia fa ufficialmente parte del progetto cinese “La via della seta”. L’accordo è stato firmato dal premier Miro Cerar a Budapest nell’incontro tra gli stati dell’Europa centrorientale con il presidente della CinaXi Jinping. Il primo effetto si è visto subito. Il procuratore della proprietà dell’aeroporto di Maribor, ossia la Shs Aviation, Marko Gros ha sottoscritto un accordo con la China State Construction Engineering Corporation (Csec) per un investimento di 660 milioni di euro nello scalo sloveno, che sarà completamente rinnovato e pronto per fare concorrenza agli aeroporti del Nordest italiano.

La palla ora passa al premier e ai suoi rapporti con la delegazione cinese. Ieri Cerar ha parlato per più di mezz’ora con Xi Jinping gettando le basi per la realizzazione di nuove linee aeree che colleghino la Cina proprio con Maribor.

«È nell’interesse della Slovenia gettare le basi per un maggior legame con la Cina, anche in vista di un potenziamento del traffico aereo che costituirebbe anche una facilitazione per l’arrivo nel nostro Paese di turisti cinesi». «Il governo - ha affermato - appoggerà con forza tutte queste occasioni». «Per noi è un grande momento - gli ha fatto eco Marko Kovačič, consigliere del sindaco di Maribor - la firma di questo accordo con un partner di queste dimensioni significa per noi una grande promozione». «L’aeroporto di Maribor - ha concluso - in futuro sarà riconosciuto in Europa e in Asia come un moderno scalo con collegamenti aerei turistici e commerciali con la Cina».

Il progetto cinese a Maribor punta a un allungamento della pista, alla creazione di spazi per lo stallo degli aeromobili, alla costruzione di hangar per la logistica, alkla ristrutturazione degli ambienti aeroportuali, nonché alla costruzione di alcuni alberghi. Va precisato che proprio il 16 novembre scorso il governo della Slovenia ha approvato un progetto di rilancio dell’aeroporto di Maribor nominando ad hoc un gruppo di lavoro. Il progetto governativo prevede l’allungamento della pista dagli attuali 2.500 metri a 3.300 metri, l’ampliamento dell’area aeroportuale, la creazione di nuovi stalli per gli aerei e un’area per lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali. Ora si può dire che ci sono i soldi cinesi che potranno realizzare queste importanti opere che trasformeranno l’aeroporto di Maribor in uno scalo assolutamente concorrenziale con i principali aeroporti della regione, incluso il Nordest dell’Italia.

Va detto che attualmente l’aeroporto di Maribor naviga in cattive acque. È riuscito a ottenere una sola linea aerea fissa con Antwerpnom e Londra. Ma il consigliere economico del sindaco di Maribor non esclude che in futuro ci possano essere dei cambiamenti nella proprietà dello scalo il cui 60% è attualmente in mani olandesi e il residuo 40% in mani, guarda il caso, cinesi. Intanto il ministero per le Infrastrutture della Slovenia ha immediatamente chiesto alle autorità di Maribor di fornire ufficialmente i contenuti dell’accordo milionario con il partner cinese visto che lo Stato sloveno è il proprietario delle strutture pubbliche dello scalo “Edvard Rusjan” del capoluogo stiriano.

Anche il ministero dell’Ambiente di Lubiana si è immediatamente attivato visto che è già in corso la valutazione di impatto ambientale del progetto di ampliamento dell’aeroscalo approvato, come detto, il 16 novembre scorso dall’esecutivo Cerar.

In base all’accordo da 660 milioni il progetto di ampliamento dello scalo di Maribor dovrebbe essere ultimato



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