Ecco la nota odierna di LimesOnLine:
TRUMP DAL PAPA [di Dario Fabbri]
Trump considera l’incontro avuto con papa Francesco un successo.
Al di là del prestigio che un tale vertice bilaterale conferisce, il presidente statunitense ha voluto fortemente incontrare il pontefice per due ragioni principali.
Anzitutto, per corroborare le proprie credenziali di difensore dei cristiani nel mondo, nel tentativo di dotarsi di una narrazione universalistica diversa da quella tipicamente imperiale degli Stati Uniti, incentrata sulla tutela dei diritti umani e sull’esportazione della democrazia. Quindi, tuttora convinto della necessità di un’apertura alla Russia, Trump ha insistito per conoscere un pontefice che nel corso degli anni s’è mostrato ben disposto nei confronti di Putin e che, a differenza dei suoi ultimi predecessori, intende allontanare la Chiesa da posizioni puramente occidentalistiche.
Francesco ha certamente ricordato la distanza che lo separa dal suo interlocutore in materia di migranti e ambiente, peraltro scegliendo di esprimersi esclusivamente in castigliano. Ma l’obiettivo di Trump era il summit in sé, non il suo contenuto. Per questo è ripartito da Roma alquanto soddisfatto.
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