ZENO D’ AGOSTINO DI NUOVO SULLA SCENA: E CHE SCENA! LA “DEVELOPMENT ROAD” TRA IL GOLFO PERSICO E TURCHIA CHE BYPASSA SUEZ ED E’ ALTERNATIVA ALLA ASSURDA“ VIA DEL COTONE” ISRAELO-AMERICANA .
Mentre a Trieste c’è chi esalta sul Piccolo la ipotetica e improbabile “Via del Cotone” concepita a Washinghton e che attraverserebbe Arabia Saudita e Israele, decolla la “Development Road” dal porto iracheno di al FAW fino alla Turchia.
E dalla Turchia con l’ Autostrada del Mare tra Trieste e la Turchia le merci cinesi, indiane e orientali arriverebbero facilmente a Trieste bypassando Suez attualmente bloccato, senza che le navi militari occidentali riescano a ripristinare la rotta.
E, sorpresa !, la progettazione e la direzione dei lavori della costruzione del porto di FAW sul Golfo Persico sono affidati alla Technital il cui presidente è Zeno D’Agostino, stimato ex presidente del Porto di Trieste.
A concorrere alla costruzione del Grand Faw Port vicino a Bassora del costo di 17 miliardi sono grandi aziende internazionali compreso le cinesi come COSCO e China Mercants Port Group ma anche MSC e Adani. Con buona pace del boicottaggio dei rapporti con la Cina e delle Nuove Vie della Seta che ora vanno per la maggiore.
Ne parla il Secolo XIX di Genova e ne tace il Piccolo di Trieste. Tra l’altro segnalando un accordo sulla Blue Economy tra Shanghai e Genova, che evidentemente è più attenta ai propri interessi di Trieste.
Chi vuole saperne di più su questi corridoi commerciali può leggere il mio libro “Trieste Porto Franco Internazionale o bastione militare della Nato” cui a breve si aggiungerà un seguito sulla “Guerra delle Rotte Commerciali”.
paolo deganutti
IL MALE SECONDO NETANYAHU
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