DIBATTITO SU QUESTIONI INTERNAZIONALI PER UNA CITTA' INTERNAZIONALE

sabato 12 dicembre 2020

TRIESTE TRA ESTREMO ORIENTE E MEDITERRANEO - Carta inedita e testo da LimesOnLine (gratis per i nostri lettori)


 La carta inedita a colori della settimana è dedicata a Trieste tra Estremo Oriente e Mediterraneo.

Il porto franco giuliano è il capolinea di numerosi collegamenti oceanici diretti con l’Estremo Oriente e con svariati porti del bacino mediterraneo, specialmente levantini.

Trieste ambisce a giocare un ruolo nodale nel corridoio trasportistico più rilevante al mondo, quello che unisce via mare l’Asia al Vecchio Continente, con l’obiettivo di dirottarlo in Adriatico.

La posizione geografica in effetti ne farebbe un punto di approdo naturale per le rotte intersecanti il Canale di Suez e dirette ai mercati dell’Europa centrale e settentrionale. I fondali profondi consentono di accogliere le grandi navi portacontainer da 14 mila teu delle principali flotte di linea al mondo.

Nell’ultimo decennio il porto ha consolidato notevolmente il suo legame strategico con la Turchia, dando vita a una delle più affollate “autostrade del mare” del Mediterraneo. Trieste ha contatti ben avviati anche con Grecia, paesi della Penisola arabica, Malaysia e naturalmente Cina. A questo fiorente dinamismo marittimo fa da contraltare la scarsità di collegamenti con il resto dello Stivale.

Lo scalo giuliano è stato al centro di forti controversie per il suo coinvolgimento nel progetto geopolitico cinese delle nuove vie della seta. Complici le proposte di investimento della Repubblica Popolare, la reazione americana e la ritrosia delle autorità italiane a prendere una posizione ufficiale sull’interessamento di Pechino ai nodi principali del sistema portuale tricolore. La piattaforma logistica del porto giuliano, per la quale vi era appunto un forte interessamento cinese, è stata infine acquistata dalla tedesca Hhla, che gestice il porto di Amburgo.

Tutto ciò rafforza inevitabilmente l’autopercezione di Trieste quale porto mitteleuropeo prestato all’Italia.

Testo di Alberto de Sanctis.
Carta di Laura Canali, in esclusiva a colori per gli abbonati di Limesonline.


 

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