giovedì 7 marzo 2019

L' ITALIA PRONTA A ENTRARE NELLA VIA DELLA SETA ? L' OPPOSIZIONE DEGLI USA - "Essere teatro dello scontro Cina-Stati Uniti è un’opportunità da non sprecare": un primo commento di Limes



L’ITALIA PRONTA A VESTIRSI DI SETA ?
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Come anticipato da Limes la scorsa settimana, il governo italiano è pronto a firmare il memorandum d’intesa per aderire alle nuove vie della seta. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Michele Geraci ha dichiarato al Financial Times che, pur non essendo ancora conclusa la trattativa, il documento verrà siglato durante la visita del presidente cinese Xi Jinping nel nostro paese, che inizia il 22 marzo.
Perché conta: L’Italia sarebbe il primo membro del G7 a entrare nel progetto infrastruttural-commerciale di Pechino. Sviluppo sgradito agli Stati Uniti, che hanno subito esternato la propria contrarietà, mettendo in dubbio l’effetto benefico dell’iniziativa per il Belpaese. Washington interpreta le nuove vie della seta come strumento di espansione globale dell’influenza cinese, al pari degli investimenti di Huawei nelle reti 5G dei principali paesi europei (Italia inclusa).
Di fronte a tale pressione, per Roma si apre una fase molto delicata. Tassello per nulla irrilevante dell’impero americano, l’Italia non può gettarsi nell’abbraccio cinese perché gli Usa non lo accetterebbero: hanno gli strumenti per farle pagare un conto salato. Primo fra tutti la minaccia di rimuovere l’ombrello bellico-finanziario, che garantisce la protezione della penisola. Ma non può nemmeno rinunciare agli investimenti della Repubblica Popolare, occasione per rilanciare soprattutto le infrastrutture portuali e il loro indotto.
All’Italia spetta il difficile compito di selezionare con cura i progetti cinesi non lesivi non solo della sicurezza nazionale ma pure degli interessi militari e spionistici Usa nella penisola. Con una consapevolezza: essere teatro dello scontro Cina-Stati Uniti è un’opportunità da non sprecare per aumentare il profilo e il peso negoziale del paese.

1 commento:

  1. Ah ah, come sempre Limes fa sorridere e anche ridere basta leggerla un pochino "bene". Il principale mentore Lucio Caracciolo fa pena come novello don Abbondio in quanto ha sempre più difficoltà a mascherare per chi "lavora"!

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