sabato 26 gennaio 2019

IL MONDO LEGATO ALLA CINA - Come l’Impero del Centro guarda sé stesso e il globo - Su Limes una nuova cartina che evidenzia Trieste

Carta di Laura Canali
– inedito a colori in esclusiva per gli abbonati a Limesonline -

Nella cartina di Limes, pubblicata on line, vediamo ben evidenziata Trieste.
Nella seconda metà di marzo il presidente Xi Jinping andrà a Roma a parlare principalmente delle Nuove Vie della Seta e del nostro Porto Franco Internazionale.
Probabilmente questo preoccupa gli avversari geopolitici della Cina, in particolare gli USA, che hanno interesse ad ostacolare la formazione di una "testa di ponte" cinese nel cuore dell' Europa. E non è escluso che vengano rivendicate posizioni di privilegio per la NATO, desuete da anni, quanto ai controlli di sicurezza nel Porto Franco Internazionale di Trieste come è stato adombrato anche su 
taluni articoli di riviste internazionali specializzate (clicca QUI).




Anche di questo si parlerà
nel nostro prossimo appuntamento
GIOVEDI' 14 FEBBRAIO

ORE 18
STAZIONE MARITTIMA
TRIESTE

25/01/2019
Come l’Impero del Centro guarda sé stesso e il globo.

La carta inedita a colori della settimana è dedicata all’auto-percezione della Cina sul planisfero e alla sua effettiva proiezione internazionale.

La mappa cartografa il Celeste Impero al centro del mondo, come potenza al contempo terrestre e marittima – un disegno sublimato dalle duplici nuove vie della seta (Bri).

Pechino fa perno su tale narrazione, all’interno e oltre confine, nel percorso di “risorgimento nazionale” culturale e geopolitico declamato dal presidente e uomo forte della Repubblica Popolare Xi Jinping.

Il fine è tornare a esercitare sullo scacchiere internazionale il peso che Pechino crede le spetti per il solo fatto di essere Zhongguo, l’impero al centro del globo dal retaggio millenario.

Da qui la rappresentazione della Repubblica Popolare quale perno del planisfero, in linea con le sue aspirazioni internazionali.

Dal Celeste Impero si irradiano le rotte terresti e marittime (anche tramite l’acquisizione del controllo di porti strategici) che puntano a connettere il resto del mondo a Pechino, attraverso, attorno e oltre l’Eurasia.

Vettori del nuovo attivismo della Cina – imperialistico e predatorio, stando agli Usa – le manovre e le rotte strategiche dell’Impero del Centro hanno difatti il potenziale per plasmare lo scacchiere globale “con caratteristiche cinesi” nei decenni a venire.

Dall’Africa all’Oceania, dal Sudest asiatico all’Indocina, dall’Asia centrale all’Europa, dal Sudamerica all’Artico. Dati la multidimensionalità dei progetti previsti o in corso di realizzazione, numero e geografia dei paesi coinvolti nella Bri e nelle rotte strategiche della Cina.

In gioco c’è anche la primazia globale degli Stati Uniti, impegnati difatti in un’offensiva anti-cinese a tutto tondo volta al contenimento delle ambizioni del Celeste Impero sui fronti economico-tecnologico, militare, di soft power.

Per approfondire: Limes 11/18 Non tutte le Cine sono di Xi.



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