domenica 23 dicembre 2018

UN INTERVENTO SULLA TRATTATIVA IN CORSO TRA CINA ED EUROPA DELL' AMBASCIATORE LI RUIYU - Corriere della Sera 22 dicembre


Proponiamo l' articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera


Cina e Europa insieme
Nuova fase di cooperazione

Pechino guarda all’Italia come a un amico affidabile in seno all’Ue ed è convinta che lo sviluppo ulteriore del partenariato strategico globale sino-italiano è nell’interesse dei due Paesi e dei loro popoli

Caro direttore, la Cina guarda con favore a un’Europa unita, stabile, aperta e prospera e sostiene il processo di integrazione europea, nonché la promozione reciproca dei rapporti con le istituzioni europee e i Paesi europei.
Il governo della Repubblica popolare lo conferma nel terzo documento sulle politiche rivolte all’Europa pubblicato il 18 dicembre del 2018, anno che ha segnato il 15° anniversario del partenariato strategico globale sino-europeo e il ventennale della creazione del meccanismo di incontri tra leader di Cina e Unione Europea. La Cina è la seconda economia e il più grande Paese in via di sviluppo nel mondo. L’Ue è un organizzazione internazionale con il maggior livello di integrazione. Con un quarto della popolazione mondiale e un terzo della produzione economica globale, la Repubblica popolare cinese e l’Ue rappresentano due forze tra quelle più importanti sullo scenario internazionale. Di fronte a un periodo di cambiamento profondo e radicale, le due parti devono avere un’ottica altamente strategica e lungimirante per i rapporti tra di esse e a portare avanti uno spirito di unione di fronte alle avversità.
Cina e Europa hanno interesse a rafforzare il concetto di cooperazione win-win.Quest’anno si celebra il 40° anniversario dell’avvio della politica di Riforme e Apertura della Cina. Negli ultimi quattro decenni, la cooperazione sino-europea ha raggiunto risultati importanti, l’interscambio bilaterale è aumentato più di 250 volte. Il 2018 è l’anno del turismo sino-europeo e ha visto flussi di oltre 7 milioni di persone. Attualmente, vi sono più di 70 meccanismi di dialogo bilaterale che coprono quasi ogni settore di cooperazione. Spero che le due parti accelerino i negoziati per raggiungere accordi sugli investimenti e quelli sulle denominazioni di origine e che incentivino il combinarsi tra l’iniziativa «Belt and Road» e la «Strategia per l’interconnessione tra Asia ed Europa» della Ue.

Cina e Europa devono rendere più serrato il coordinamento riguardo alla governance globale
. L’economia e il commercio mondiale si trovano in un momento di debolezza e difficoltà. In tale contesto, Cina e Europa devono migliorare la comprensione reciproca al fine di tutelare il multilateralismo e il libero scambio. E’ necessario abbandonare del tutto la logica desueta dell’unilateralismo e del gioco a somma zero al fine di migliorare l’equità, inclusione e la sostenibilità del sistema di governance dell’economia globale. Auspico che l’Europa si attenga ai principi e ai regolamenti internazionali dell’Organizzazione mondiale del commercio circa apertura del mercato e ingresso degli investimenti, così da generare un ambiente sempre più accogliente per la cooperazione economica e tecnologica sino-europea. La Cina è pronta a continuare a rafforzare il dialogo con l’Europa in seno agli organismi internazionali come l’Onu e il G20 per contribuire alla pace, alla prosperità e alla stabilità del mondo intero.
Cina ed Europa devono rafforzare il dialogo tra le civiltà differenti
. Tra Cina e Europa non esistono conflitti di interesse di base, ma vi sono delle differenze a livello di storia, cultura e sistemi sociali ed è innegabile che vi siano idee e vedute differenti su diverse questioni. Le divisioni e i contrasti che sono emersi su alcuni aspetti della cooperazione sono da considerarsi normali fastidi che si incontrano in un percorso di crescita e riflesso della intensità della cooperazione. Il percorso di sviluppo dei rapporti sino-europei ci insegna che se le due parti si attengono al rispetto reciproco, portano avanti il dialogo, cercano i punti di vicinanza e accettano le differenze, allora i rapporti bilaterali possono avere uno sviluppo sano ed equo. Auspico che Cina e Europea possano rafforzare costantemente la fiducia reciproca al fine di tutelare i mutui interessi legittimi e affidarsi a un approccio costruttivo nella gestione delle differenze e degli attriti.
L’Italia è uno degli Stati fondatori dell’Unione Europea e la sigla del «Trattato di Roma» 61 anni fa viene considerata come una pietra miliare del processo di integrazione europea.
 La Cina guarda al vostro Paese come a un amico affidabile in seno all’Ue ed è convinta che lo sviluppo ulteriore del partenariato strategico globale sino-italiano è nell’interesse dei due Paesi e dei loro popoli. La Cina intende cogliere insieme all’Italia tutte le opportunità e promuovere i rapporti bilaterali affinché possano divenire un modello d’avanguardia tra quelli del nostro Paese con gli altri Stati europei e possano dare un contributo sempre maggiore allo sviluppo della cooperazione e dell’amicizia sino-europea.
Li Ruiyu
Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia

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