mercoledì 18 gennaio 2017

Il documento segreto dell’intelligence europea sul golpe in Turchia


Un rapporto segreto dell’Intcen (centro di analisi dell’intelligence europea) sul fallito colpo di Stato contro Erdoğan è stato mostrato al quotidiano britannico The Times.
Contenuto non rivoluzionario, tempismo del leak non casuale, conseguenze non imprevedibili.
Secondo un documento segreto dell’intelligence europea (Intcen) filtrato alla stampa, il colpo di Stato fallito in Turchia il 15 luglio non è stato organizzato da Fethullah Gülen in persona, per quanto tra i putschisti ci fossero “gulenisti, kemalisti, avversari dell’Akp e opportunisti”.

La consapevolezza di un’imminente purga – poi concretizzatasi – organizzata da Erdoğan per disfarsi del maggiore ostacolo tra lui e la riforma in senso presidenziale della Costituzione (approvata in prima lettura dal parlamento lunedì) avrebbe motivato il tentativo di golpe.

Parte delle Forze armate turche non condivideva l’intervento in Siria e la tolleranza verso i guerriglieri curdi del Pkk, risalente al periodo in cui il processo di pace tra Ankara e il partito di Öcalan era ripreso (2013-15).

L’Intcen è comunque critico verso Gülen (accusato di propagandare dietro un velo di tolleranza un messaggio anti-semita e anti-cristiano), oltre che verso Erdoğan.

Il leak può creare imbarazzo nei rapporti di Bruxelles con la Turchia e in misura minore con gli Usa, che hanno dato rifugio all’imam un tempo sodale del presidente turco.

Il documento è di agosto, ma è arrivato al giornale britannico The Times nel momento in cui Londra (principale sostenitore dell’ingresso di Ankara nell’Ue) è impegnata nel Brexit e nel negoziato sull’unificazione di Cipro – cui partecipa, oltre alla Grecia, anche la Turchia.

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