1) La politica estera (imperiale) degli USA la decidono gli apparati dello stato e non i Presidenti che hanno poteri limitati in questo campo.
3) Trump, come tutti i Repubblicani, ha una maggior tendenza all’ isolazionismo e a concentrarsi sui (grossi) problemi interni. Perciò tende a ritirarsi dagli scenari mondiali, senza però rinunciare ai benefici di essere Impero.
I Democratici, invece, che si sentono portatori di una missione salvifica universale (non richiesta), tendono ad essere interventisti (facendo danni) e a considerarsi moralmente superiori.
4) L’ elezione dell’ isolazionista Trump, che da buon businessman ha la propensione alla trattativa dura ma anche agli accordi che rispettino le rispettive sfere di influenza, è funzionale ai progetti ora prevalenti nel Pentagono di ritirarsi dall’ Ucraina (anche per contrastare la saldatura tra Russia e Cina) e dalla difesa europea per concentrarsi sulla Cina e sul Pacifico.
Pertanto si avvicina il disimpegno dalla guerra in Ucraina, possibilmente in un modo meno catastrofico che in Afganistan, riversando sugli “alleati”europei, in realtà satelliti, i costi sia militari che di ricostruzione del “buco nero” ucraino.
Si potrà verificare la famosa affermazione di Henry Kissinger "Essere nemici degli Stati Uniti è pericoloso ma esserne alleati è letale".
5) I servi sciocchi della UE (Italia in testa) resteranno con il cerino in mano dovendo aumentare le spese militari e spendere follie per ricostruire l’ Ucraina. Dopo aver avuto l’ economia devastata da guerra e sanzioni.
Gli USA hanno conseguito l’ obiettivo di tagliare le gambe all’ industria tedesca (da cui dipende quella italiana) “disaccopiandola” dall’ oriente eurasiatico e distruggendo i suoi pilastri: gas russo a basso costo e esportazioni verso i “cattivi” orientali (Cina in testa) definiti "Asse del Male".
6) Si accentuerà lo scontro militare in Medio Oriente e l’ appoggio a Israele per farlo diventare l’ egemone nell’ area in grado di tenere l’ Ordine Americano in quel quadrante per conto di Washinghton, che intende concentrarsi sul Pacifico. Aumenterà la conflittualità con l' Iran, per impedire diventi potenza regionale antagonista.
Netanyahu ieri ha licenziato il suo, relativamente più moderato, ministro della difesa Gallant lasciando campo libero ai suoi mastini di estrema destra. Sa che avrà più spazio.
L’ Iran prenderà le sue contromisure fino alla costruzione dell’ atomica.
La Turchia non tollererà nell’ area un egemone israeliano proxy degli USA. O ci sarà un accordo o la situazione deflagrerà.
7) Tutti i piani degli Americani, portati ad atteggiamenti sbrigativi e privi di conoscenza delle altre civiltà, naufragheranno come di consueto: dall’ Afganistan, all’ Iraq, alla Libia, al controllo del Mar Rosso (Suez) …allargando il Caos nel mondo.
8 - I rapporti con la Cina facilmente si inaspriranno riguardo la guerra commerciale, gli aumenti dei dazi ecc.
Tuttavia c' è un ampio spiraglio di trattativa che porti a una divisione delle aree di influenza. Trump, come già evidenziato, ha una mentalità che porta alla trattativa dura con accordo finale.
Ma a decidere saranno gli apparati dello stato in cui si scontrano tendenze diverse tra cui una favorevole allo scontro diretto col Dragone, prima che si rafforzi troppo.
9) La speranza è che intorno ai BRICS e alla SCO (Organizzazione per la Collaborazione di Shanghai) si formi un nuovo ordine mondiale multipolare in grado di arginare il caos conseguenza della transazione egemonica dovuta alla crisi irreversibile dell’ egemonia americana. Scenario valido sia con presidenti americani repubblicani che democratici.
9) Il sistema politico americano è cambiato definitivamente: i Repubblicani sono diventati il movimento MAGA composto da scontenti degli strati popolari vittime della globalizzazione neoliberista promossa dalle èlite.
I Democratici sono stati puniti perchè accusati di essere espressione delle èlite neoliberiste delle coste: o si ristrutturano, o si avviano alla sparizione. Come le sedicenti sinistre europee che li hanno voluti imitare perfino assumendone il nome (PD) oltrechè dimenticando i diritti sociali (costosi) che hanno cercato di sostituire (NON integrare) con i diritti civili (gratuiti): diritti sessuali e individuali al posto di buon lavoro degnamente retribuito. Progetto sostitutivo fallito come si vede a Washington.
Paolo Deganutti
Paesi aderenti al Consiglio Turco (turcofoni)
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