mercoledì 3 maggio 2017

LO PSEUDOIMPERO DELLA GERMANIA - La sfera d' influenza geoeconomica di Berlino si estende sulla Mitteleuropa (di cui Trieste fa parte essendo la provincia che ha il maggior interscambio economico con il mondo tedesco ) - Mappa e articolo di Limes -


Offriamo ai nostri lettori la carta e l' articolo pubblicati da LimesOnLine il 24 febbraio scorsi (QUI):

La carta inedita della settimana
 è sulla sfera d’influenza della Germania.

Dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale – al termine della quale il paese stesso è stato diviso fino al crollo del muro di Berlino – la Germania ha esplicitamente rinunciato a una proiezione geopolitica basata sulla forza.

La stessa architettura comunitaria, con il mercato unico e poi con l’euro, serviva a tenere agganciati i tedeschi all’Occidente e a imbrigliare Berlino per impedirle di riemergere come egemone continentale.

Ma il peso specifico della Germania e la debolezza degli altri Stati europei, emersa con la crisi del 2008-9, le hanno riattribuito un ruolo di primo piano.

Oggi, Berlino può essere intesa come una potenza geoeconomica, circondata di satelliti che partecipano alla filiera della produzione industriale tedesca, offrono mercati per assorbire il suo cospicuo surplus commerciale e intrattengono con essa fitte relazioni finanziarie.

Questa sfera d’influenza abbraccia la Mitteleuropa (Svizzera, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e Croazia), le sue appendici olandesi e altoatesine (e Trieste che con il suo porto è la provincia che ha il più alto interscambio con il mondo tedesco, clicca QUI - ndr.) , oltre alle regioni e ai paesi legati da una stretta interdipendenza economica (Nord Italia, Catalogna, Belgio, Danimarca, Svezia e Finlandia).

Non c’è solo l’economia: anche la lingua crea legami nell’estero vicino. Il tedesco è idioma ufficiale in tre paesi (Austria e Svizzera, oltre ovviamente alla Germania) ed è insegnato ad almeno il 25% degli studenti nelle scuole di Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Estonia, Lettonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Ungheria, Croazia e Slovenia.

Questi fattori giocheranno un ruolo cruciale, se davvero nei prossimi mesi verrà formalizzata l’Unione Europea a più velocità sulla scia di quanto auspica Angela Merkel. Il processo di riorganizzazione dell’architettura comunitaria potrebbe creare nuovi sottoinsiemi di Stati.

Il risultato più immediato sarebbe un più netto limes fra Europa del Nord e del Sud ( e Trieste, con un porto che lavora al 90% con l' estero, dove starebbe? E' noto che Berlino intende formalizzare l’Europa a più velocità - leggi: creare una sfera d’influenza tedesca nella Mitteleuropa e nei Balcani Occidentali - ndr. ).

Testo di Federico Petroni.
Inedito a colori di Laura Canali in esclusiva su Limesonline.

CARTA COMPLETA:

INTENSITA' DEI RAPPORTI ECONOMICI CON LA GERMANIA (clicca sull' immagine)


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